Spesso le normative sono complesse e non è affatto semplice fare tutto da soli, ci sono casi specifici in cui è conveniente rivolgersi ad uno specialista del settore, ma in altri casi informarsi bene sulle procedure da seguire è non solo consigliabile, ma anche fattibile.
Le normative regionali, nazionali ed Europee si intersecano in molteplici settori della vita quotidiana.
Pratiche Roma è un sito web utile per districarsi con le pratiche burocratiche che tutti noi ci troviamo ad affrontare quando ristrutturiamo una casa o quando vogliamo aprire una struttura ricettiva.
Per fare qualche esempio iniziamo a parlare della SCIA, una pratica amministrativa introdotta dalla legge 73/2010, specifica per il settore dell’edilizia, che viene richiesta per le ristrutturazioni che coinvolgono strutture portanti.
Presentare la SCIA consente al cittadino di effettuare nell’immobile di sua proprietà i lavori edilizi a norma di legge, è una segnalazione convalidata da un tecnico abilitato che fa capo all’Amministrazione comunale.
È un titolo edilizio che viene rilasciato solo e se sono presenti tutte le condizioni e i requisiti previsti dalla normativa vigente.
La Scia può essere presentata da un geometra qualificato e dal privato cittadino.
Pratiche Roma: dove richiedere la SCIA
La Segnalazione certificata di inizio attività deve essere presentata presso l’Ufficio tecnico del Municipio in cui la persona fisica risiede, in caso di ristrutturazioni di:
- Restauro e Risanamento Conservativo, Art. 22 c. 1 D.P.R. 380/01
- Manutenzione Ordinaria di cui all’art. 24 c. 21 delle N.T.A. del P.R.G. per i municipi del centro storico.
- Nell’edilizia per gli interventi di manutenzione ordinaria che coinvolgono infissi
- Manutenzione Straordinaria anche su strutture portanti (Art. 22 c. 1 D.P.R. 380/01
- Parcheggi a raso, su aree asservite a fabbricati esistenti
- Parcheggi pertinenziali art. 137 c. 3 D.P.R. 380/01 e s. m. i.
- Accertamento di Conformità, Art. 37 c. 5 D.P.R. 380/01
- L’accertamento di Conformità è lo strumento attraverso il quale l’Ordinamento consente la sanatoria di abusi edilizi